DIGITAL ART WEEK - Ghost Hugs - T.O.E. Art Market

La collezione che presento intende giocare con le forme, i rimandi, le sensazioni visive che le opere scelte richiamano. Sentimentali, giocose, astratte, sono alcuni degli aggettivi da accostare a questi lavori. Si parte con una serie fotografica di Boixadós Ruiz, Ultimas Llamaradas, dove delle fiamme riscaldano la stanza virtuale in cui l’utente è invitato ad entrare. Si comprende fin da subito la libertà di interpretazione data a chi è intento a guardare questa serie di opere. La passione a cui rimanda il fuoco si ritrova anche nelle sculture di Davide Dall’Osso. Qui delle figure bendate si cercano, si trovano, si danno le spalle, mentre una Dea del vino è rappresentata in modo solitario come una stoffa danzante, libera. L’astrazione non è ancora al suo massimo grado, ma le forme si stanno via via perdendo per lasciare spazio alle sensazioni, ai sentimenti. Nella serie di Ronak Moshiri, infatti, l’unione uomo-natura è ben visibile, soprattutto nel dipinto Il verbo degli uccelli amanti. Una figura a metà tra l’umano e il divino indica, gioca, interpella un piccolo uccellino. Così le nuvole di Giorgia Valli o il mare di Clarissa Baldassarri possono rimandare ad una pulsione, non per forza amorosa, ma in ogni caso allegra ed elegante. Al contrario, Anna Linda Knoll propone delle fotografie dove l'elemento naturale è sempre presente, unito all'azione dell'uomo o presentando figure misteriose e simboliche. Nella parte centrale della collezione maggiore attenzione viene data al paesaggio o, come nella serie di Diana Höding, a esserini che sembrano abitare dei boschi incantati. In Poetry Reading Under Mango Tree di Hana Rajkovic, invece, la narrazione è aperta. Il titolo festoso e ironico chiede: chi starà leggendo poesie sotto un albero di mango? Infine, le opere più astratte, segni e graffiti come nella serie di Aleksandar Dimitrijevic o Maniati Roberto. Capogrossi spicca con la sua Superficie G78 e il suo stile inconfondibile, la ripetizione del segno quasi ossessivo, mentre Sandra Bertocco e Paul Jenkins concludono la collezione con il massimo grado di astrazione. Tuttavia, i titoli riescono a far comprendere molto schiettamente come ogni pennellata nascondi in realtà un racconto ben più profondo. Ghost Hugs vuole essere una storia d’amore dolce, non lineare, aperta, in cui ognuno possa rivedersi e perdersi. Nessun volto, nessun essere umano, ma amore, ferite, persino lacrime, sicuramente gioia e colore.
The collection I am presenting intends to play with forms, references, and the visual sensations that the chosen works evoke. Sentimental, playful, abstract, these are some of the adjectives to associate with these works. We start with a photographic series by Boixadós Ruiz, Ultimas Llamaradas, where flames warm up the virtual room in which the user is invited to enter. One immediately understands the freedom of interpretation given to those who are intent on looking at this series of works. The passion to which fire refers can also be found in Davide Dall'Osso's sculptures. Here, blindfolded figures look for each other, find each other, turn their backs on each other, while a Wine Goddess is depicted in a solitary manner as a dancing, free. Abstraction is not yet at its peak, but forms are gradually being lost to make way for sensations, feelings. In Ronak Moshiri's series, the human-nature union is clearly visible, especially in the painting The Word of the Loving Birds. A figure somewhere between the human and the divine points, plays, and questions a small bird. Thus Giorgia Valli's clouds or Clarissa Baldassarri's sea may refer to a drive, not necessarily loving, but in any case cheerful and elegant. On the contrary, Anna Linda Knoll proposes photographs where the natural element is always present, combined with human action or presenting mysterious and symbolic figures. In the central part of the collection, more attention is given to the landscape or, as in Diana Höding's series, to little creatures that seem to inhabit enchanted forests. In Poetry Reading Under Mango Tree by Hana Rajkovic, on the other hand, the narrative is open. The festive and ironic title asks: who is reading poetry under a mango tree? Finally, the more abstract works, signs and graffiti as in the series by Aleksandar Dimitrijevic or Maniati Roberto. Capogrossi stands out with his Superficie G78 and his unmistakable style, the almost obsessive repetition of the sign, while Sandra Bertocco and Paul Jenkins conclude the collection with the highest degree of abstraction. However, the titles make it very clear how each brushstroke actually conceals a much deeper story. Ghost Hugs wants to be a sweet, non-linear, open love story in which everyone can see themselves and lose themselves. No face, no human being, but love, wounds, even tears, certainly joy and colour.